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Alla luce di recenti scoperte scientifiche che dimostrano la plasticità del nostro cervello, i neuroscienziati stanno cercando di capire come le nuove tecnologie modifichino i circuiti neuronali. I collegamenti di neuroni nel cervello dei “nativi digitali”, coloro che sono immersi nella tecnologia sin da piccoli, sembrano infatti differire da quelli dei cosiddetti “immigranti digitali”, i quali hanno conosciuto il mondo digitale solo in età adulta. Nasce così una sorta di gap generazionale. Immaginare pertanto di poter educare e istruire le nuove generazioni allo stesso modo, negli stessi luoghi e negli stessi tempi di quelle che le hanno precedute, è da considerarsi, oggi, assolutamente ingenuo e irresponsabile. Di seguito, sono riportati alcuni recenti studi su come il Web sembri apportare al cervello cambiamenti positivi (secondo alcuni) e negativi (secondo altri). L’argomento oggetto di discussione è stato presentato da voci e punti di vista diversi: i media, le neuroscienze e la psicologia.